Feed from Food: trasformare lo spreco alimentare in risorsa

Feed from Food S.r.l (SB) è una start up innovativa ed uno spin off con il sostegno dell’Università degli Studi di Milano che nasce da un team multidisciplinare di ricercatori nell’ambito del settore dell’igiene e della sicurezza alimentare. La mission della start up è quella di introdurre innovazione tecnologica e organizzativa per la gestione e il recupero delle eccedenze e degli sprechi alimentari nei diversi settori della filiera agroalimentare. L’obbiettivo è quello di “salvare” prodotti alimentari con elevate caratteristiche nutrizionali dai loro destini attuali: termovalorizzazione, digestione anaerobica, smaltimento come rifiuto, etc., valorizzandoli nel settore dell’alimentazione animale.

sostenibilità

Indice

Spreco alimentare e trattamento dei rifiuti: qual è il contesto attuale?

Lo spreco di cibo è un problema globale la cui importanza è destinata a crescere a causa della necessità di alimentare una popolazione in aumento (Alexandratos et al., 2012).

Annualmente a livello mondiale vengono sprecate 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari ad un terzo della produzione globale (FAO, 2013). A livello Europeo lo spreco alimentare è pari a 88 milioni di tonnellate/anno, con costi associati stimati di 143 miliardi di euro (Council of the European Union, 2016), di cui il 70% deriva dal settore domestico, dalla ristorazione collettiva e dal commercio al dettaglio. 

Lo spreco alimentare, come largamente evidenziato ha notevoli e variegati impatti: etico sociale, ambientale ed economico (Vandermeersch et al., 2014, Eriksson et al., 2005; Aschemann-Witzel et al., 2015). Nel contesto attuale la letteratura scientifica si sta sempre più concentrando sull’identificazione e la stima dell’impatto di strategie innovative di valorizzazione degli sprechi alimentari (Venkat, 2011; Takata et al., 2012; Arancon et al., 2013; Mirabella et al., 2014; Thyberg e Tonjes, 2016), nonché sull’identificazione di soluzioni pratiche e sostenibili da applicare su piccola scala e da diffondere successivamente su scala globale (Papargyropoulou et al., 2014). 

 

Queste strategie innovative fanno parte del piano strategico europeo applicato a contrasto dello spreco alimentare, dove per spreco alimentare s’intende: “qualsiasi prodotto – o parte di prodotto – coltivato, catturato o trasformato ai fini del consumo umano che avrebbe potuto essere mangiato se trattato o conservato in modo diverso”.

 La Gerarchia dei Rifiuti

 

Il Parlamento europeo con la direttiva 2008/98/CE e del Consiglio, del 19 novembre 2008[1], relativa ai rifiuti, ha introdotto la così denominata “Gerarchia dei Rifiuti”, dove viene assegnata una priorità alle azioni di trattamento dei rifiuti classificandole in ordine di preferibilità sulla base di criteri di sostenibilità ambientale

Detta gerarchia può essere applicata allo spreco alimentare, modificandola come riportato nella Figura 1, per tener conto delle peculiarità dei prodotti alimentari. Non vi è attualmente alcuna normativa od orientamento specifico nell’UE su come applicare la gerarchia dei rifiuti agli alimenti. La rielaborazione della Figura 1 si è basata sulle “Food Recovery Hierarchies” esistenti, in particolare la gerarchia elaborata dall’ EPA (agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti).

La “gerarchia dei rifiuti applicata allo spreco alimentare” dà priorità alle azioni di (i) prevenzione, incentivazione alle (ii) donazioni a scopo caritativo (Banchi Alimentari) e il (iii) riutilizzo nell’alimentazione animale, poiché il cibo non più idoneo per il consumo umano può avere potenzialmente ancora un alto valore nutrizionale ed essere idoneo, dopo opportune trasformazioni tecnologiche, per l’alimentazione animale

Ed è proprio in questo contesto, che si è sviluppato l’approccio “feed from food”, attraverso lo sviluppo di una start up in grado di rendere smart, sostenibile e sicura la trasformazione delle eccedenze e degli sprechi alimentari in un disidratato alimentare (ingrediente) che può essere poi ulteriormente utilizzato per produrre mangime per gli animali da compagnia e non solo.

spreco alimentare e gerarchia dei rifiuti, feed from food
Fig. 1 - Gerarchia dei rifiuti applicata allo spreco alimentare. Fonte: http://feedfromfood.com

Cos’è Feed from Food?

Feed from Food S.r.l (SB) è un sistema innovativo (Figura 2) in grado di recuperare le eccedenze e gli sprechi alimentari generati lungo la filiera agroalimentare attraverso procedure sicure e controllate. Il materiale proveniente dalla filiera di recupero, opportunamente trattato con la tecnologia sviluppata con il nostro partner industriale/tecnologico norvegese (Waister s.r.l.), viene trasformato in un prodotto alimentare finale di elevata qualità nutrizionale e sicuro dal punto di vista igienico sanitario, destinabile all’alimentazione animale. Così il prodotto può essere utilizzato tal quale come ingrediente, o attraverso un’ulteriore lavorazione, come prodotto finito ad esempio: crocchette e/o snacks.

Il disidratato alimentare prodotto con la nostra tecnologia può essere introdotto sul mercato senza certificazioni aggiuntive in quanto rientra nell’elenco delle materie prime previste dal Regolamento (UE) 2017/1017 della Commissione del 15 giugno 2017 concernente il catalogo delle materie prime per mangimi, precisamente all’Allegato (catalogo materie prime per mangimi), PARTE C. All’interno del suddetto regolamento sono regolate, a catalogo, tutte le materie prime utilizzabili come feed, comprese anche le eccedenze e gli sfridi di lavorazione prodotte dalla ristorazione, GDO e dagli altri settori della filiera alimentare. Ottenendo una valorizzazione nei diversi ambiti e settori senza complicazioni da un punto di vista normativo o di certificazioni.

La start up offre un’alternativa diversa dalle esistenti, ad esempio compostaggio o utilizzo a scopi energetici, producono un prodotto finale di basso valore qualitativo che non rientra pienamente nelle logiche di un’economia circolare.

Feed from Food” può trovare spazio in tutti i settori della filiera in cui si può generare spreco alimentare causato da produzione di eccedenze (industria di trasformazione, centri di cottura, grandi ristoranti etc.).

la filiera innovativa delle eccedenze alimentari: come funziona feed from food
Fig. 2 - La filiera innovativa “Feed from Food” This process is worldwide covered by patent application, PCT/2020/050872

Feed from food: una prospettiva di sostenibilità e innovazione a 360°

Molteplici le economie attese dall’iniziativa, principalmente, la produzione a costi ridotti di alimenti per animali con caratteristiche e qualità superiori all’attuale produzione, e il risparmio di suolo e degli altri costi per la produzione di mangime.

Uno degli elementi distintivi che caratterizza la start up consiste nella creazione di una nuova filiera, ad oggi inesistente e l’ottenimento di un prodotto alimentare caratterizzato da un elevato grado di sostenibilità, dovuto al fatto che il processo di produzione si basa sulla valorizzazione di una materia prima altrimenti destinata a diventare rifiuto, con evidenti conseguenze in termini di creazione di spreco e di costi relativi al suo smaltimento. 

Pertanto, il prodotto potrà risultare attrattivo per quella fetta di consumatori, in costante aumento, che mostra una predisposizione per l’acquisto di prodotti con basso impatto ambientale ed un alto impatto etico-sociale.

Da dove viene l’innovazione?

La materia prima di provenienza è già di per sé una materia prima alimentare soggetta ad un’attenta pianificazione e sottoposta a rigorosi controlli per mantenere un livello di salvaguardia degli aspetti igienico-sanitari e preservare la salute pubblica.

Ulteriormente, le procedure di autocontrollo messe in atto durante tutto il processo “Feed from Food”, sono in grado di garantire un disidratato alimentare sicuro dal punto di vista igienico sanitario, preservandone le caratteristiche nutrizionali e aumentandone la conservabilità.

La filiera “Feed from Food” consente, inoltre, di creare valore a partire da una materia prima che in caso contrario diventerebbe un costo e rappresenta oggi, una risposta innovativa alla crescente domanda del consumatore moderno, molto attento all’impatto ambientale dei propri consumi.

Gli aspetti innovativi riguardano lo sviluppo e la messa a punto di una tecnologia nuova nel panorama attuale. L’applicabilità inoltre, a qualsiasi settore del sistema agroalimentare: settore primario, industria di trasformazione, GDO, fino al ritiro delle eccedenze e degli sprechi alimentari dalla ristorazione, ci permette di poter produrre e proporre in relazione alla normativa vigente, diverse tipologie di disidratati alimentari, dipendenti, ovviamente, dalla tipologia di matrice alimentare che viene trasformata dal nostro processo (Figura 3).

 

La scalabilità della tecnologia infine rende il sistema abile nel lavorare diverse matrici alimentari e diversi quantitativi. Ulteriori vantaggi sono la non emissione di odori, vapori e rumori, che permette l’istallazione all’interno di luoghi chiusi e i consumi energetici contenuti.

i possibili utilizzi del prodotto feed from food
Fig. 3 - I possibili utilizzi del prodotto “Feed from Food”

Feed from food: uno sguardo rivolto agli aspetti etico-sociali

La creazione di una nuova filiera ad oggi inesistente consente la valorizzazione di prodotti alimentari altrimenti destinati a diventare rifiuto, attraverso l’utilizzo di procedure ed expertise che consentono: (i) l’individuazione delle eccedenze e degli scarti/sprechi ai diversi livelli del sistema;(ii) lo sviluppo di un metodo innovativo di gestione e raccolta con la formazione di un circuito virtuoso rendendo circolare la filiera del recupero uomo/animale.

Tale filiera innovativa non ha lo scopo di andare in competizione con le realtà ad oggi esistenti, bensì di svolgere un ruolo complementare al recupero di alimenti a fini caritativi e sviluppare una forma di collaborazione con gli attori coinvolti e la creazione di reti informali di impresa. In conclusione, Feed from Food s.r.l. (SB) è una società profit che non ha come unico driver il profitto ma è mossa anche da un secondo scopo: quello sociale.

A tal fine ha previsto la creazione di un canale di distribuzione del prodotto da destinare ai fini caritativi, ad esempio introducendo il prodotto “Feed from Food” all’interno del pacco viveri distribuito dalle Organizzazioni Caritative alle famiglie indigenti che possiedono un pet nel nucleo familiare, affiancando il nostro sostegno a canali già esistenti e/o destinandolo direttamente a canili/gattili.

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Bibliografia

1. Alexandratos, N., Bruinsma, J. (2012). World agriculture towards 2030/2050: the 2012 revision (Vol. 12, No. 3) FAO, Rome: ESA Working paper.
2. Arancon, R.A.D., Lin, C.S.K., Chan, K.M., Kwan, T.H., Luque, R. (2013). Advances on waste valorization: new horizons for a more sustainable society. Energy Science & Engineering, 1(2): 53‐71.
3. Aschemann‐Witzel, J., de Hooge, I., Amani, P., Bech‐Larsen, T., Oostindjer, M. (2015). Consumer‐related food waste: causes and potential for action. Sustainability, 7(6): 6457‐6477.
4. Council of the European Union (2016). “Food losses and food waste ‐ Council conclusions”. 28 June 2016. Available from: http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST‐10730‐2016‐INIT/en/pdf.
5. Eriksson, O., Reich, M.C., Frostell, B., Björklund, A., Assefa, G., Sundqvist, J.O., Thyselius, L. (2005). Municipal solid waste management from a systems perspective. Journal of Cleaner Production, 13(3): 241‐252.
6. Mirabella, N., Castellani, V., Sala, S. (2014). Current options for the valorization of food manufacturing waste: a review. Journal of Cleaner Production, 65: 28‐41.
7. Papargyropoulou, E., Lozano, R., Steinberger, J.K., Wright, N., Bin Ujang, Z. (2014). The food waste hierarchy as a framework for the management of food surplus and food waste. Journal of Cleaner Production, 76: 106‐115.
8. Takata, M., Fukushima, K., Kino‐Kimata, N., Nagao, N., Niwa, C., Toda, T. (2012). The effects of recycling loops in food waste management in Japan: based on the environmental and economic evaluation of food recycling. Science of the Total Environment, 432: 309‐317.
9. Thyberg, K.L., Tonjes, D.J. (2016). Drivers of food waste and their implications for sustainable policy development. Resources, Conservation and Recycling, 106: 110‐12.
10. Vandermeersch, T., Alvarenga, R.A.F., Ragaert, P., Dewulf, J. (2014). Environmental sustainability assessment of food waste valorization options. Resources, Conservation and Recycling, 87: 57‐64.
11. Venkat, K. (2011). The climate change and economic impacts of food waste in the United States. International Journal on Food System Dynamics 2(4): 431‐446.

Marta Castrica

Marta Castrica

Nel febbraio 2019 ho acquisito il titolo di Dottore di Ricerca discutendo una tesi dal titolo: "How to Transform Food Waste into a Resource", la quale racchiude le più importanti pubblicazioni scientifiche internazionali svolte durante i tre anni di dottorato.
Dallo studio accurato dei sistemi di recupero e dell’innovazione tecnologia nel campo della sostenibilità è nata l’idea della start up “Feed from Food” s.r.l. (SB), della quale sono co-fondatore e amministratore delegato.
Attualmente, insieme al supporto del team sono responsabile di tutti gli aspetti decisionali e gestionali riguardanti la start up, proseguendo in maniera parallela la mia carriera accademica e l’attività di ricerca.

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