A tu per tu con l’innovazione: Intervista con Alessandro Annovi, Open Innovation Manager di CIRFOOD

Open innovation nel mondo food: un’opportunità di crescita per le aziende

Con oltre quarant’anni di storia, oltre cento milioni di pasti l’anno distribuiti e tredicimila dipendenti che operano in Italia e all’estero, l’azienda CIRFOOD è una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione collettiva. Tuttavia, è importante sottolineare che CIRFOOD non è solo ristorazione, infatti, la loro visione è “feed the future” per un motivo: con una visione basata sulla sostenibilità economica, sociale e culturale, l’obiettivo di CIRFOOD è nutrire la realtà di prospettive e idee che guardano al domani.

Per conoscere bene i punti di forza e le peculiarità di questa azienda, innovativa per diversi aspetti, Francesco De Carolis e Fabio D’Elia hanno intervistato, insieme alla community di Food Hub, Alessandro Annovi: Open Innovation Manager di CIRFOOD e mentor ed investor per diverse realtà imprenditoriali e startup.

Per Alessandro Annovi le startup rappresentano da sempre una grande passione, dopo una personale esperienza come CEO di Nutriplus, definita dal manager come una vera “palestra di crescita”, Annovi ad oggi si dedica a sostenere giovani startup nei loro primi passi all’interno del mercato, mettendo a disposizione ad imprese alle prime armi, la sua capacità di identificare le esigenze che un settore può presentare.

In questa intervista live di Food Hub, focalizzata su tematiche di estrema attualità come le startup e il ruolo dell’open innovation all’interno delle aziende food, le domande dei partecipanti sono state numerose e interessanti, altrettanto stimolanti le risposte di Alessandro che ha tracciato una panoramica completa del modo in cui aziende come CIRFOOD fanno innovazione, anche in questa fase post Covid.

In primis, il modo di fare innovazione e startup, per Annovi, è decisamente cambiato negli ultimi tempi: “Tempo fa, fare innovazione voleva dire pensare a prospettive che fossero applicabili nel futuro, oggi vuol dire proporre soluzioni che rispondano alle esigenze del giorno seguente e questo deriva anche da una grandissima accessibilità a contenuti e strumenti web che in passato non erano disponibili.”

“Tuttavia, fare startup non è solo la moda del momento ma è fatica e impegno, ed è solo per chi è capace di orientarsi in un ambiente a volte anche molto caotico”.

Per chi di professione si occupa di fare innovazione, ad essere essenziali sono le soft skills, perché permettono lo sviluppo di una visione ampia, indispensabile per l’open innovation: “credo di avere un profilo molto atipico, sono architetto per formazione accademica, possiedo una società dilettantistica sportiva e mi occupo di startup. Detto così sembra un percorso senza alcuna logica ma se oggi mi guardo indietro, vedo i puntini che si uniscono. Ho sempre lasciato che a guidarmi fossero le mie passioni e la curiosità, e questo mi ha permesso di essere riconosciuto da CIRFOOD come una figura in grado di generare valore all’interno dell’azienda”. 

Per Alessandro Annovi sono aziende come CIRFOOD, con una grande visione in avanti e voglia di innovarsi, quelle capaci di riconoscere l’importanza e il valore di un Open Innovation Manager. L’innovazione è un pilastro fondamentale ma aziende che non la pensano allo stesso modo, tagliando fuori figure del genere, hanno poca possibilità di crescita e maggiori rischi, soprattutto in un periodo come questo, che ha portato tante realtà imprenditoriali a misurarsi con sfide senza precedenti: “CIRFOOD ha cercato di rispondere alle difficolta generate dalla pandemia, focalizzandosi su soluzioni nuove e innovative. Ci stiamo dedicando sempre più a progetti che puntano ad offrire servizi nuovi o a fornire stessi servizi ma in modo diverso”.

Nel settore della ristorazione collettiva, l’innovazione punta soprattutto ad ottimizzare la parte di operation, estremamente complessa in realtà di questo tipo, all’automazione per la semplificazione dell’esperienza utente ma anche al mondo del retail e delivery, che sta subendo una grande evoluzione. 

Tuttavia, come azienda di distribuzione alimentare, CIRFOOD è particolarmente attenta anche alla questione degli sprechi: “a breve, sarà attiva la collaborazione con Too Good To Go, realtà che si occupa di ridurre i rifiuti alimentari, rimettendo in circolo -quando possibile- le eccedenze. Non tutto può nascere all’interno di un’azienda, per questo è importante guardare fuori, trovare soluzioni e stringere partnership. La vera innovazione aperta è questa”. Oltre che a collaborazioni esterne, è fondamentale anche il lavoro in team, e quello di cui fa parte Annovi è estremamente eterogeneo, come è indispensabile che sia un team che lavora su innovazione e strategia. “Il confronto è indispensabile e riguarda i temi più disparati. Imparo molto dal mio team e spero che chi lavori con me ne tragga altrettanti vantaggi”.

Ma come un’azienda del food decide se investire o meno in un progetto? Quali sono gli aspetti più importanti dell’innovazione nel settore alimentare che bisogna considerare? Per Alessandro Annovi la risposta è una sola: “bisogna essere al passo con i tempi ed essere a conoscenza degli ingredienti innovativi che si affacciano e si affacceranno sul mercato, in modo da rispondere efficientemente alle diverse esigenze dei clienti. Come azienda, prestiamo attenzione ai novel food o ai prodotti alternativi della carne per rispondere alle esigenze di vegani e vegetariani.”

In ultimo, un progetto decisamente interessante di cui Annovi ha parlato, è CIRFOOD District, un centro di innovazione che diventerà un tassello fondamentale nel testimoniare la direzione in cui questa azienda vuole procedere. “È uno spazio aperto che ospiterà università, startup e chiunque avrà un progetto da proporre. Sarà dotato di una cucina esperienziale dove sarà possibile testare e lanciare le innovazioni alimentari. Insomma, un luogo di contaminazione”.

La contaminazione, insieme ad un’ampia visione e all’open innovation, saranno gli strumenti che le aziende del futuro dovranno possedere per essere realtà imprenditoriali di successo, mantenendo alla base forti valori di sostenibilità. All’approfondimento di questi strumenti e alle loro applicazioni in ambito alimentare, saranno dedicate anche le prossime interviste live di Food Hub “A tu per tu con l’innovazione”. Per scoprire i prossimi ospiti o per partecipare alle sessioni di Q&A con la community, segui Food Hub sui social o sul sito ufficiale.

Ringraziamenti

Redazione articolo a cura di Annalisa Porrelli – Food Hub

Alessandro Annovi

Alessandro Annovi

Con un passato da startupper, ora riveste la posizione di Open Innovation Manager in CIRFOOD. Amante dell'innovazione e molto vicino al mondo delle startup che affianca come mentor e investitore. Inoltre è vice presidente dei Giovani Imprenditori Unindustria di Reggio Emilia e fa parte del Board di Nextup.

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